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Callistemon, Pisa, Piazza Dante, maggio 2014 |
Oggi
è il 7 di maggio, anniversario della morte di Franco Serantini e io penso a lui e a tutte le morti innocenti sui diversi
campi di battaglia. Penso al senso profondo di togliere vita, giovinezza e
ideali e la possibilità di poter godere ancora delle cose belle: piccole cose,
non l’esibizione di ricchezze o di status.
Questi fiori rossi li dedico alla
sua memoria. Ci passo tutti i giorni, davanti a questa fioritura, e guardarla mi fa
provare una piccola grande gioia e la gratitudine per l’essere viva. Penso a
quando, da bambine, ci si adornava di fiori e foglie per giocare a principesse, a fate, a piratesse.
Con le
foglie di castagno, legate usando certi steccolini sottili, ci si
facevano gonne e anche diademi da adornare con fiori piccoli di campo. Con la
parietaria e le sue foglioline fitte, color verde antico, ci si ricamavano gli
abiti, ma anche le braccia o le gambe. Questi fiori rossi e orgogliosi non c’erano al mio paese, perciò non li conoscevo, da bambina. Chissà che pennacchi da Cleopatra ci saremmo fatte, oppure da ballerine di Can-can, in piena Belle époque!
E’ ingiusta la morte, specialmente quella giovane, in guerra, di qualsiasi tipo di guerra si
tratti.
https://www.youtube.com/watch?v=bb3eZ2BlYe4
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