Pensavo, poco fa, per le vicissitudini e gli incontri della giornata, che molte persone vivono di rancori e rimuginano e fantasticano ritorsioni provandone un perverso piacere. Tigri rabbiose e affamate di vendetta si agitano dentro di loro e le governano.
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| John Macallan Swaan, Tigri che si abbeverano, (data che non trovo, ma a cavallo tra 800 e 900) |
Può capitare che la persona in questione reiteri il suo comportamento; mi sorprendo solo un poco, allora, perché si tratta di qualcosa che avevo messo in conto, accettandone il rischio. Mi allontano, però, e prendo le distanze anche dai sentimenti, positivi o negativi, che la riguardano.
No, non
amo coltivare il rancore, vivere con la testa voltata verso il passato e il cuore prigioniero. So che come Orfeo, se mi voltassi indietro, ucciderei il mio sogno.
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| John Macallan Swann, Orpheus, 1896 |
E so anche che coltivare il rancore mi renderebbe brutta dentro e fuori, con quella smorfia delle labbra all’ingiù che tante volte ho osservato, soprattutto nel volto delle donne, quando ero bambina. Mi renderebbe brutta e doppiamente infelice.
E' vero, anch'io ho conosciuto donne con le labbra incapaci al sorriso, irrigidite in una smorfia distorta e innaturale di perenne scontentezza, e sempre questa cosa mi colpisce.
RispondiEliminaCara Professoressa Galanti, da quando ho potuto prima leggere il suo libro "Affetti ..." poi ascoltarla a lezione la scorsa primavera, poi vederla in azione ieri io mi sono commosso prima, entusiasmato poi e infine consolato nel vedere e toccare con mano che pure in questo evo un po' brutale ci sono ancora persone con un cuore pulsante. Lei ha un animo nobile. Grazie.
RispondiEliminaGrazie! Quanto a ieri pomeriggio, quando sono andata via credevo di non riuscire a liberarmi della tensione...Per fortuna, dopo, avevo le prove del coro e cantare (come, in alternativa, camminare) ha sempre il potere di farmi stare bene!
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