|
Dal film "Primavera, estate, autunno, inverno…e ancora primavera" di Kim Ki-duk, 2004 |
Tutti noi, probabilmente, abbiamo degli
appuntamenti che si rinnovano di anno in anno. Una rassegna di qualcosa, un
certo festival, una ricorrenza. Ne abbiamo bisogno, forse, anche per
fare raffronti e per ricordarci che tutto cambia e nello stesso tempo tutto si ripete; o anche che le cose che sembrano perdute prima o poi ritornano, magari sotto mutate vesti.
Uno di questi appuntamenti, per me, è a settembre, il nove, giorno della festa del mio paese di origine.
|
9 settembre 2014, Montecatini Val di Cecina.
I fuochi di artificio dal terrazzo della casa di mio padre. |
Credo di non essere mai mancata, negli
anni.
Quando ero piccola si trattava di tre
giorni di festa nei quali tutti gli adulti con i quali noi bambini avevamo
a che fare più da vicino erano tenuti (dico TENUTI) a farci un regalo comprato ai banchi della
fiera. Dunque, noi andavamo in avanscoperta, passavamo in rassegna tutti i
giocattoli e poi ritornavamo con loro a guardarli facendo in modo di
indirizzarli verso la scelta giusta.
|
9 settembre 2014. Nel giardino di mio padre di meli c'è solo questo. E' ancora estate, in teoria, ma già si sente l'autunno. |
E poi, naturalmente, c‘erano tutte quelle
cose che ai bambini di oggi non dicono più niente, tipo i dolcetti da fiera e
le giostre, una per piccoli e una, più
pericolosa, per giovani.
Da ragazzine mia sorella e io
eravamo bravissime a giocare con la seconda giostra, comunemente chiamata
“calcinculo”. Consisteva in tanti seggiolini come quelli dell'altalena, appesi con catene a una specie di tetto a pagoda, molto
in alto. La giostra girava sempre più velocemente e i maschi dovevano spingere i seggiolini di noi femmine che dovevamo afferrare al volo
il nastro appeso a un lungo palo. Ieri, per l’appunto, con mia sorella, abbiamo incontrato dopo diversi anni uno dei migliori "spingitori" di seggiolini.
|
9 settembre 2014. Davanti alla casa di mio padre
i crochi gialli arrivano, ogni anno, sul finire dell'estate. |
Sempre ieri di amici ne ho incontrati tanti altri, ex compagni di scuola e del tempo libero. In pratica erano tutti quelli che non
sapevano ballare, se non il ballo del mattone; cioè tutti quelli della mia generazione. Si ballava
per tre sere di seguito, quando ero una ragazzina, l'otto, il nove e il dieci settembre, ma io preferivo persone più esperte dei mie
coetanei, tipo gli amici di mio padre, i miei zii o mio padre stesso. A me
piaceva proprio il ballo in sé e ballavo, ballavo, fino a notte fonda, emozionata per i
primi tacchi alti e inguainata nei primi abiti da
sera.
|
Ancora da "Primavera, estate…" di Kim Ki-duk |
Agli appuntamenti annuali, come quello di ieri, penso sempre a chi non incontrerò più. A
persone giovani a cui ho voluto bene e che hanno avuto la vita spezzata. Ad
altre, meno o non più giovani, che sembra altrettanto strano, per non dire assurdo, che non ci
siano.
|
Sempre dal film di Kim Ki-duk |
Penso, però, anche a quelle che negli anni passati non avrei potuto incontrare perché non erano ancora nate o perché non le avevo ancora conosciute e che ora, invece, condividono una parte del mio percorso. E allora, salutando a notte fonda i tetti arroccati delle case del mio minuscolo paese, mi si allarga il cuore e sorrido.
Ancora da "Primavera, estate…" di Kim Ki-duk |
Mi torna in mente il bellissimo film di un regista
che amo, Kim Ki-duk. L'immagine più viva nella mente è quella del monastero galleggiante sul lago, nelle cui acque gli
alberi si riflettono, come i ricordi nella nostra psiche, e non sai più quale
luogo sia più vero o più importante, se quello di dentro o l’altro. Poi
capisci che è il dialogo tra queste due realtà, nel ritorno ciclico delle stagioni, a creare il senso delle
esperienze.
|
Ancora da "Primavera, estate…" di Kim Ki-duk |
|
Nessun commento:
Posta un commento
Scrivere in un blog è come chiudere un messaggio in una bottiglia e affidarla alle onde. Per questo i commenti sono importanti. Sono il segno che qualcuno quel messaggio lo ha raccolto. Grazie in anticipo per chi avrà voglia di scrivere qui, anche solo e semplicemente per esprimere la propria sintonia emotiva.