mercoledì 16 ottobre 2013

Segreti e bugie


Ho scoperto in un modo bizzarro e casuale che un amico mi oscura alcune delle cose che scrive su facebook. Ma dico: quanto siamo ridicoli noi esseri umani! Sarebbe bastato togliermi dai suoi contatti. Lì per lì sono rimasta molto male. Poi ho riflettuto e mi sono detta che il problema non è mio, ma suo.

Quando raccontiamo bugie immotivate, soprattutto quelle cosiddette a fin di bene, lo facciamo perché non riusciamo a mostrare le nostre parti in ombra. Vorremmo poterci comportare male o malissimo con qualcuno, però, nello stesso tempo, che questo qualcuno continuasse ad avere un’immagine buona di noi. Quanta inutile e stupida fatica! Mostrarci come siamo, invece, non solo ci farebbe essere più felici, ma ci permetterebbe anche di riflettere su noi stessi e di cambiare almeno un po’ smussando certi spigoli e sfumando certe durezze.
Giochi

Così mi dicevo, poco fa, prima di mettermi a pensare alle mie bugie. Dato che anch’io, ovviamente, ne ho dette alcune e mi capiterà di nuovo. Anche se, proprio ripensandole, mi sono resa conto che raramente hanno riguardato me stessa. Non ho mai o quasi mai mentito, con le persone significative, sui miei sentimenti, su ciò che desidero o su ciò che mi fa soffrire. Questa tendenza alla sincerità su di me, però, non mi ha resa affatto più felice. Forse, al contrario, è il motivo per il quale, non di rado, mi sento o mi sono sentita sola. Così rimuginando ecco che cambio  rapidamente idea e mi dico, allora, che forse è bene mentire un po’ agli altri su noi stessi e a noi stessi sugli altri. Forse è bene persino inventarci le persone come non sono, ogni tanto.
Io fotografo me in ombra muschiosa - Brassanone 2012


dal film Harvey di Henry, Koster, 1950

Dopo poco, però, ci ri-ripenso e ri-ricambio idea. Sono proprio una recidiva pervicace e ostinata. Odio bugie e censure e penso che non potrei essere felice mentendo proprio alle persone alle quali voglio bene. 
Siamo gli artefici della nostra infelicità proprio a furia di produrre bugie per essere accettati e di custodire segreti che sarebbe tanto più liberatorio disvelare. Per questo ho deciso di rimanere come sono, per quanto riguarda il mentire, e pazienza. 

O invece sbaglio ed è più generoso indorare le pillole alle persone e mostrare loro, anche di noi stessi, solo ciò che vogliono vedere?

9 commenti:

  1. Sei sicura che ti oscura alcune delle cose che scrivi su facebook? Te lo chiedo perché in passato sono caduto anche io nello stesso tranello, per scoprire solamente dopo qualche giorno che in realtà il mio amico non oscurava proprio niente, ma aveva semplicemente inavvertitamente cliccato su una opzione di FB che ha causato quel malfunzionamento. La cosa migliore è che chiedi direttamente lumi al tuo amico al riguardo.

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    1. Volevo farlo, inizialmente, poi ho pensato che era meglio di no...Se non fosse stato vero la persona in questione sarebbe rimasta male della mia mancanza di fiducia. Se invece fosse stato vero sarebbe stato meglio considerare il bisogno di oscurare come un problema di quella persona e non come mio...

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  2. Sono stata educata, per quanto riguarda la menzogna, con questa frase: le bugie hanno le gambe corte. Sarà stato questo o sarà stato altro ma credo che la sincerità sia una forma di rispetto. Sincerità in primis verso noi stessi e poi verso gli altri. Dala sincerità, a mio parere, deriva la fiducia e dalla fiducia il bene, ecc.. La sincerità però non è "semplice per sua natura" e forse per arrivare ad essere sinceri dobbiamo avere un pochino di coraggio. Sandra

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    1. Anch'io, fondamentalmente, credo che la sincerità sia una forma di rispetto e me l'aspetto da chi dice di volermi bene. La ferita più grande che mi può essere inferta è proprio la menzogna.

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  3. Buongiorno Maria Antonella. Mi sono permessa di condividere su facebook le tue riflessioni su segreti e bugie. Spero questo mio piccolo arbitrio non ti dispiaccia. un caro saluto. Licia

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    1. La rete serve proprio per far circolare e condividere i pensieri e a volte anche i sentimenti. O i pensieri sui sentimenti...

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  4. Facebook uno strumento demoniaco, semina zizzania più di una suocera pettegola! Non badarci: spesso si attivano filtri senza volerlo, altre volte post e commenti apparentemente scomparsi riappaiono all'improvviso, magari dopo qualche ora o addirittura qualche giorno. L'informatica non è fatta per gli umani :-)
    Per smascherare una bugia, piccola o grande che sia, non c'è niente di meglio di un incrocio di sguardi.

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  5. Facebook è come una piazza di paese...Sono cresciuta, per l'appunto, in un paese di 350 anime. Tutto avveniva lì, nella piccola piazza dalla quale ogni giorno, prima o poi, passavano gli abitanti, chi più volte chi meno. Sguardi, gesti, parole a mezza bocca o urlate, risatine e strizzate d'occhio, occhiate d'intesa e schiarimenti di gola erano l'alfabeto che contava. Come un'enorme e a volte anche crudele bacheca tutto vi scorreva dentro e si generavano litigi e fraintendimenti, ma anche solidarietà e condivisione. Non era così diversa da facebook, perché non erano previsti chiarimenti a due, ma relazioni anch'esse in un certo senso virtuali come potevano esserlo prima di internet.
    Chiarire sarebbe stato meglio e sarebbe meglio anche rispetto ai fraintendimenti di facebook, però...in qualche modo non era e non è sempre possibile.

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  6. Però questo piccolo, piccolissimo incidente facebookiano, mi ha fatto pensare, in generale, sui fraintendimenti involontari e sulle menzogne volontarie, ma anche su quell'amicizia. Mi sono detta che alla fine non importa se è vero o no, ma il fatto che io l'abbia creduto vero mi fa capire che in quell'amicizia o in me, rispetto a quella persona, c'è qualcosa che non va. Magari solo confusione oppure mancanza di fiducia e su questo può essere opportuno che io rifletta.

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