Tamara de Lempicka, Ritratto del principe Eristoff, 1925 |
Tamara de Lempicka, Ritratto del Marchese d'Afflitto, 1925 |
Dal link di cui sopra:
" - Ho viaggiato molto, ora sto imparando il turco - racconta una bellissima fanciulla di ventun anni, Linda. Uno dei due maschietti seduto sul divano con lei, le risponde:
- Interessante, ma io preferisco le ragazze poco intelligenti, un po’ tontolone, danno meno problemi!
Linda non ci sta e ribatte:
- Beh, ma non credi che sia noioso stare con una che non capisce le tue battute o che non riesce a sostenere una conversazione?
Lui non retrocede di una virgola: -
- No, te l’ho detto. Le ragazze stupide danno meno problemi."
- Interessante, ma io preferisco le ragazze poco intelligenti, un po’ tontolone, danno meno problemi!
Linda non ci sta e ribatte:
- Beh, ma non credi che sia noioso stare con una che non capisce le tue battute o che non riesce a sostenere una conversazione?
Lui non retrocede di una virgola: -
- No, te l’ho detto. Le ragazze stupide danno meno problemi."
Sembra che Belen Rodriguez osservando la scena in separata sede attraverso dei monitor abbia commentato:
"Se io fossi uno di quei due ragazzi, mi alzerei e me ne andrei. Non può rispondere così, è troppo aggressiva!"
Tamara de Lempicka, Il Marchese d'Afflitto sulla scala, 1926 |
Linda ama infatti un ragazzo che dice di non essere interessato a lei ed ecco che viene trasformata nel corpo e nell'anima, in diretta.
Via i tacchi troppo alti, sostituzione dell'acconciatura con una pettinatura tipo telenovela, predica sulla necessità di mostrarsi accondiscendenti per non spaventare gli uomini e ripresentazione al giovane maschio che subito cambia idea e se ne innamora fulmineamente, ma l'avverte:
" Così mi piaci, ma questo cambiamento deve essere duraturo, altrimenti..."
Altrimenti...altrimenti...altrimenti...altrimenti...altrimenti...
Tamara de Lempicka, Ritratto di uomo incompiuto, 1928 |
Tamara de Lempicka, Ritratto di uomo con il bavero alzato, 1930 ca |
Cioè, a giudicare dalla filosofia di vita della trasmissione: devono imparare a non controbattere mai, a non proporre punti di vista diversi, a confermare, annuire, nascondere l'intelligenza e l'arguzia, mostrarsi indifese e fragili e usare tutti i trucchi possibili immaginabili per far sembrare nuturale ciò che è artificiale.
Tamara de Lempicka, Ritratto di Sua Altezza Imperiale il Granduca Gabriel Costantinovič, 1926 |
Che immagine meschina viene fuori, anche rispetto agli uomini! Piccoli codardi che non sanno rischiare niente, che non sono capaci di amare, di essere in due pagando il prezzo di non avere sempre il centro della scena e della scelta. Non pensano, non capiscono che così avrebbero anche il vantaggio di condividerla, la scena della vita, e trasformare la responsabilità della decisione in un'avventura di cui ridere e piangere insieme.
Esistono ancora uomini capaci di amare? Se la "professoressa" Belen avesse ragione dovremmo rassegnarci e dire che no, non esistono più.
Tamara de Lempicka, L'ultimo nudo |
Non lo so se esistono; però della "professoressa" Belen meno si parla meglio è. Lasciamole fare quello che sa fare meglio, ignorando la sua trasmissione
RispondiEliminaIo, per me, la lascerei stare e sarei d'accordo...Lascio stare la televisione nel suo insieme, a dire la verità. Il fatto è, però, che le ragazzine alle quali era diretto il suo "insegnamento" l'avranno probabilmente guardata e magari lo faranno per tutte le successive puntate e di questo, invece, bisogna preoccuparci.
EliminaMi domando anche: sono mai esistiti? Ovviamente generalizzando, ma, l'uomo che oggi ha 60/70 anni è quello cresciuto con la convinzione (peraltro confermata dalle proprie donne) di detenere il potere assoluto, l'uomo che ha 40/50 cade in crisi esistenziale, mandando tutto all'aria per la ragazza più giovane, che gli conferma ancora di essere virile (tema centrale della loro vita), l'uomo di 20/30 anni arriva al primo step di convivenza/matrimonio tra infiniti conflitti e tentennamenti, provocati da profonde fragilità e paure nei confronti dell'altro sesso che considerano minaccioso (o troppo aggressivo). Insomma, a parte rari casi, non credo sia ancora nata una generazione maschile che abbia veramente appreso la capacità di amare, peraltro da lei sempre così splendidamente descritta. Monica
RispondiEliminaE' una domanda che ogni tanto sono anch'io tentata di farmi e che qualche volta mi pongo. Però, forse, da qualche anno gli uomini sono tutti ancora più fragili di un tempo. Quelli che vorrebbero essere diversi dallo stereotipo e provano nuove strade finiscono per arrendersi. E non di rado le ragazzine devono sommare al cattivo esempio portato a modello dalla televisione anche quello dei loro padri. Una mia amica e coetanea che vive negli Stati Uniti da diversi anni mi racconta che là, molte donne, verso i 40 anni decidono di rompere definitivamente con l'universo maschile. Personalmente trovo che questa sia una deriva molto triste, anche se la comprendo.
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