sabato 11 febbraio 2017

Due soli


Nello specchio c'è Blu, ma per vedere Blu in carne e ossa devo voltarmi. Così accade per il nostro dentro che non sai mai quale sia l'immagine riflessa come in uno specchio o i sentimenti reali che provi. E' una calma mattina di sole, ma devo passarla a casa a scrivere; nel mio lavoro l'articolazione del tempo è particolare e c'è una sorta di continuità con la casa mentre l'idea di fine settimana o di festa può anche identificarsi con momenti di più intensa applicazione.





Dunque sono qui, spostandomi con il computer fra tavolo e divano, con la musica che mi avvolge e i raggi di sole che comunque mi scaldano raggiungendomi attraverso le ampie finestre in mezzo alle quali è collocato il mio tavolo. 



Vicino ci sono i due gatti che sonnecchiano e si stirano, anche loro in un punto di sole, come se un grande cono di luce di scena li dovesse incorniciare. Stasera mi rilasserò a teatro con della buona musica e con questa prospettiva, anche il non uscire non mi è pesante. Insomma, è una buona giornata o così mi sembra. Ogni tanto, però, la serenità assolata e calma di questo sabato casalingo viene ferita da una fitta di nostalgia. 



Penso a come sarebbe questo sole passeggiando al mio paese e a come sarebbe entrare in una casa dove ora non abita più nessuno e che era stata piena di voci e a come sarebbe controllare i primi indizi della prossima primavera nelle strisce di terra davanti e dietro e a come sarebbe sentire i profumi invitanti del pranzo condiviso con tante persone care. So che bisogna accogliere la nostalgia, quando viene, anche se lì per lì fa soffrire e sembra quasi rovinare un quadro senza apparenti stonature nel quale persino il ronzio della lavatrice suona rassicurante e poi il profumo della biancheria lavata e poi la tovaglia da stendere e il cibo calmo del fine settimana. 



La nostalgia, in fondo, è proprio ciò che ci dà la speranza di nuove gioie. Perché le gioie che verranno, se verranno, non sono che il ripresentarsi con mutate vesti di altre che abbiamo vissuto e mai smesso di desiderare ancora e ancora. Mi dico che oggi c'è un sole alto nel cielo e uno profondo, dentro di me, che mi scaldano insieme e il primo non potrei apprezzarlo se non lasciassi spazio al secondo anche quando, come in questo momento, mi fa un po' male.




3 commenti:

  1. E termini con l'immagine di quel bel gattone con lo sguardo che sembra incantato dall'ascolto di una poesia e che sicuramente sta pensando:" Cara Antonella"

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  2. belle parole....Carla Bailo:)

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