La
tenerezza è un sentimento strano. E’ legata, a volte, alla convinzione del non
ritorno.
La tenerezza è un sentimento generoso. Nasce se percepisci nello
stesso istante e con la stessa intensità la distanza e la vicinanza da qualcuno
o da qualcosa.
Presuppone, forse, anche la percezione acuta della solitudine: non
importa di chi, se tua o di un altro. La tenerezza si genera, spesso, quando le
parole non sanno essere un ponte e le mani non possono crearlo, ma le tieni
chiuse in tasca, i pugni stretti.
La tenerezza può succedere che scaldi un
pochino. Come le luci tremule ed effimere della piccola fiammiferaia di
Andersen, raggomitolata nel freddo gelido e scuro della notte. E' un sentimento strano, la tenerezza, che ti fa venire voglia di piangere un po’ proprio nel momento in cui ti strappa un sorriso.
La piccola fiammiferaia. Da un corto di Disney. |
Sarà colpa degli occhi grandi e bistrati di Louise Brooks, se me ne sento pervasa; della donna perduta del film muto di stasera e del clarinetto e del contrabbasso che accompagnavano dal vivo la sua storia da feuilleton d’altri tempi. Così lontana, anche lei, con i suoi gesti enfatici, con quel piangere esasperato, con quella mimica amplificativa, il cadere a terra, il volgere drammaticamente le braccia verso un cielo indifferente.
Louise Brooks |
Valentina - Guido Crepax |
E così vicina, però, perché siamo tutti un po’ perduti quando siamo disamati, come più o meno ci ricordano le parole della scritta finale del film.
La tenerezza è un sentimento strano, che si accompagna alle nostre contraddizioni e ai nostri conflitti irrisolti.
Diario di una donna perduta - 1929 |
È illuminante quel che dice su una percezione che è comprensiva della distanza e della vicinanza a qualcuno. Non l'ho mai pensato in modo esplicito, ma nelle sue parole ho trovato quel che non sapevo dire. D'altra parte, la giusta distanza ci fa vedere meglio (e nelle relazioni ci fa vedere l'altro come altro), la vicinanza scalda il cuore e n'è il motore!
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