Ieri l'ho attraversata in un'ora inconsueta di tarda mattina. Inconsueta, magari, non in altre zone, ma qui in Toscana di sicuro. Andando al mio paese, infatti, so che nebbia e ghiaccio sono in agguato la mattina presto o la sera quando già è buio.
Non si vedeva niente ed era desolante dover viaggiare così lentamente e in allerta. Tanto più che l'umidità visiva sembrava quasi tradursi in una specie di umidità triste del cuore.
Dopo il tratto più duro, però, improvvisamente, con la salita, la nebbia ha smesso di avvolgere il mio piccolo gusciomobile e mi sono ritrovata fra raggi di sole a guardarla dall'alto.
La nebbia mi è sembrata meravigliosa, vista così, tanto che ho dovuto accostare e cercare, con un risultato assolutamente al di sotto della realtà, di fotografarla.
E' stato un po' come guardare la paura o il dolore da lontano, sentendoli familiari ed estranei nello stesso tempo; sapendo bene che bisogna lasciarsene avvolgere per un po', per poi riaprirsi al sole.
interessantissime e belle foto....accompagnate da didascalie particolari...ecco poi ad allargar i nostri orizzonti la similitudine finale GRAZIE
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