Voglio pubblicizzare un video particolare, che mi ha commossa. Il video è stato realizzato dagli ospiti del'Istituto penale per minori di Treviso per raccontare un incontro un po' speciale: quello con alcune persone con disabilità che frequentano il Centro diurno "La casa di Michela". E poi ci sono gli insegnanti dell'Istituto comprensivo 5, sempre di Treviso, che operano nell'Istituto penale.
Un incontro tra fragilità diverse è qualcosa che va controcorrente, rispetto all'idea paternalistica e assistenzialistica che abbiamo della relazione di cura.
Il video ci fa capire, in maniera delicata e commovente, che non è vero che quando si soffre o ci sembra di non avere risorse, dignità, futuro, non si può dare niente agli altri. Al contrario. Proprio quando si è in queste condizioni, proprio quando ci si sente dimenticati dal mondo, prendersi cura di qualcuno, coltivare la solidarietà, dare un volto all'altro, è un modo indiretto di prendersi cura anche di se stessi. Come può accadere per un bambino, quando ha la fortuna di crescere con un cucciolo vicino.
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Come già in altri post su adolescenti e giovani disadattivi mi servo delle immagini tratte da "I 400 colpi" di Truffaut |
Jack, uno dei quadrupedi di cui sopra, mentre scodinzola felice. (Anche lui già comparso in un altro post). |
Non ho svolto sempre il mio lavoro attuale e, prima, ho attraversato territori molto diversi, più difficili e complessi di quelli dell'università. Ho incrociato dal vivo, e non solo per averlo studiato o per averne scritto a distanza, quell'intreccio di sentimenti strano, quell'ibrido tra dolore e speranza, tipico di chi vive una qualche forma di diversità e questo mi ha reso quella che sono, nel bene e nel male.
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Ancora da "I 400 colpi" di Truffaut |
Cioè una che si sente costretta come in una gabbia se le cose che studia e insegna e in cui crede, nell'ambito dell'accademia, non hanno anche una ricaduta al di là delle sue mura, non le rompono un po', quelle mura, non creano dialogo e cambiamento fuori e non contribuiscono a infrangere le paure e gli egoismi che rendono brutta l'esistenza.
bellissimo!!!
RispondiEliminabellissima esperienza! al di là e contro ogni possibile spietato pregiudizio di chi sta al di fuori di tutto questo, di ogni più severa e inflessibile condanna del comune benpensare, esiste la condivisione e la benevolenza di chi non giudica, l'affetto di chi è davvero umile e buono dentro, senza ipocrisia.. occorre riflettere, riflettere e ancora riflettere...nessuno è "diverso" quando l'amore cancella le differenze.
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